lunedì 6 maggio 2013

I Pati di Cordova – Patrimonio dell’Umanità






Dovuto al clima caldo e secco di Cordova, gli abitanti della città, prima i romani poi i musulmani, adattarono la tipologia di casa popolare alle necessità, imperniando l’alloggio intorno a un patio, che normalmente aveva una fontana nel centro e in molte occasioni un pozzo che raccoglieva l’acqua della pioggia. I musulmani riadattarono questo schema dando l’entrata all’alloggio dalla strada attraverso un androne, e collocando abbondante vegetazione per aumentare la sensazione di fresco.


Tipi di patio
Esistono due tipi di patio: il primo, per la casa unifamiliare, dove le stanze si distribuiscono attorno al cortile, solitamente è con chiostro e il suolo è pavimentato o ha un lastricato a mosaico. Il secondo tipo, per più case di vicini, oggi meno popolare, da dove si accede agli alloggi. Di solito questi hanno due piani, e il patio si arricchisce con ballatoi, scala e tetto a una falda. I pavimenti sono solitamente lastricati. È frequente il pozzo invece della fontana e una lavanderia comune.

Dove si trovano?
Il quartiere più caratteristico è quello dell’alcazar vecchio, tra l’alcazar e la parrocchia di San Basilio, però li troviamo anche nel quartiere di Santa Marina, nei dintorni di San Lorenzo e la Magdalena. Vicino alla Moschea-Cattedrale, anche il quartiere ebreo presenta esempi di gran bellezza e antichità. L’esponente più bello lo troviamo nel Palacio de Viana, che offre dodici cortili differenti.

Concorso dei Pati di Cordova
Dall’anno 1918 il comune della città organizza un concorso durante la prima quindicina di maggio, in cui i proprietari addobbano con molto impegno le proprie case e cortili per ottenere il prestigioso premio offerto dal comune. Parallelamente si celebra un festival con numerosi spettacoli folcloristici dove si danno appuntamento i migliori cantanti e ballerini di flamenco della zona. Tutto ciò viene accompagnato da tapas tipiche e dal vino Montilla-Moriles, un bianco secco andaluso.
 


 
 


 
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